“La lunga strada di sabbia” è un viaggio che ripercorre le orme di Pasolini, che, nell’estate del 1959, ha raccontato l’Italia del boom economico attraverso le sue spiagge e i suoi bagnanti.
Da Ventimiglia alla Sicilia per poi concludere il viaggio a Lazzaretto, ai confini con la Slovenia, sono state toccate le stesse località di cui Paolini ha narrato 60 anni orsono. Tra queste, ne sono state selezionate quaranta, quelle che, meglio di altre, narrano il caleidoscopio antropologico, naturalistico e architettonico dei 7458 km di coste italiane.
I carri sacri in Italia possono ascriversi a due tipologie, carri votivi e scenici. Questi rievocano eventi in cui non di rado si intravede l’intervento dei Santi patroni, nelle cui ricorrenze solenni, la fede popolana erige carri di varia forma e struttura, rinnovando così l’antico voto di devozione. L’Irpinia rurale è teatro ancor’oggi di antiche memorie votive che al grano affidano futuri auspici di prosperità mediando con la benevolenza dei Santi locali quali intercessori della Divina provvidenza. A Flumeri, Fontanarosa, Frigento, Mirabella Eclano, Torre le Nocelle e Villanova del Battista, nel cuore dell’Irpinia, i carri di paglia invocano tutt’oggi la benevolenza dei Santi, tra canti sacri, urla e crepitii.
Le sponde del lago di Como sono note in tutto il mondo per la magnificenza delle bellezze paesaggistiche, storiche e architettoniche.
Quando però il clima invernale respinge il turismo di massa estivo, gli abitanti dei borghi più piccoli e ai più sconosciuti, lontani dalla bolgia estiva, vivono la loro quotidianità tra le inclemenze del clima e del paesaggio a volte aspro.
Nel corso della Settimana Santa, Sessa Aurunca, piccolo paese nella provincia di Caserta, è teatro di una intensa serie di cerimonie liturgiche instradate da congregazioni di incappucciati di probabile origine spagnola.